"RIVOGLIUZIONE"

......da principio è come un lontano rumore di armonici poi cresce è più vicino , come il trotto di un purosangue poi tutt'un tratto è una sincope , una corsa: è la carrozza dell'"Arcidiavolo", l'Arcidiavolo musicale : è Lui : Mauro Cella . E' il basso fondamentale , duro e levigato come il marmo , leggero , come un'anacronistica carezza di donna che non puoi che sognare . Sapevo di Mauro molti anni prima quando facevo parte di un gruppo musicale come batterista , nè parlava spesso il cantante della band lungo la strada tra Fiorenzuola e Roveleto coi nostri pollici irrigiditi a elemosinare un passaggio . Roveleto di Cadeo è il paese natale di Mauro .

 
 

Alberto , il cantante , alias "smog"per gli amici"gallina", raccontava di un bassista che suonava con il gruppo degli "ARCIDIAVOLI", mi diceva che lo saremmo andati a trovare . Erano gli anni settanta , non lo incontrai mai , fino al 1991 per caso.

Stavo organizzando una performance al Gulliver , una discoteca di Lodi , titolo "Chorèia-Graphia", una danza sul colore in pista . Mauro mi ospitò con la generosità che gli è propria , insieme a due chitarristi , Franco e Vittorio che mi avevano parlato di Lui e del Suo "Bunker". Incidemmo un brano musicale come base , composto da Franco , per i ballerini che avrebbero danzato dipingendo con i "piedi" su grandi tavole ricoperte da carta per scenografia , disposte sulla pista da ballo .

 
 

Chiedo scusa , mi presento . MARCO CONSENSI-Alias-"IL FANTASMA", per certi "colleghi" se c'è bene , altrimenti meglio .

Dopo diciannove anni le nostre strade si uniscono , eravamo pronti , come da sempre . Al "Blue Note" proposi a Mauro un progetto di fusione tra l'Arte pittorica musicale "Segno e suono . Ne rimase colpito . Correva e come correva ! l'anno 1991 . Alle tre di mattina , come nel suo stile , Mauro mi buttò giù dal letto e al telefono , con tono tra l'esaltato e una mutazione genetica , disse il suo si entusiasta .

 

Cominciò così l'avventura .

 
 

Nel suo "Bunker" di Roveleto , nonchè splendida e avanguardistica sala d'incisione , iniziano le prime prove . M'invento così uno strumento : "l'ATTACCAPANNI DINAMICO" , in stile Duschamp l'Artista del Redy-made , il gia fatto . Un normale attaccapanni , campionatore di suoni per percussioni , trigger , tavole multistrato , nastro da carozziere , carte di varie rugosità , colori acrilici , polvere di graffite , colla pennelli-bacchette-mutanti per batteria , cavalletti e il gioco è fatto . La musica geniale di Mauro Cella , composta per basso elettrico , con nelle punta delle dita un pò di Pastorius e Stanly Clark , si fondono , con il ritmo e il colore del pittore e batterista Marco Consensi-alias-"IL FANTASMA".

 
 

Molte le prime performances in questa versione dal titolo "POLVERE DI GRAFFITE", "visitano" diverse città "Montecchio , Milano , Ferrara , Piacenza e altre . Le opere realizzate venivano "impaginate " ed esposte in altri spazi alternativi

 

Ma la storia era appena cominciata .

Una sera in un bar di P.le Roma , discutendo con Mauro sul lavoro svolto fino a quel momento , naque in un parlare trà il concitato e il delirante , un brillante "neologismo" che il bassista sfornò , con senso più musicale che per nesso logico , parlò di una sorta di "rivoglimento". Ci pensai su e naque per magia "RIVOGLIUZIONE".

 
  Niente a che fare a riferimenti ideologici o politici , bensì a un concetto più vasto del rivolersi originario incontaminato da strutture e sovrastrutture contaminazioni della nostra vera natura . Le superfici sono in verticale con moduli tubolari , alcune tavole in multistrato con carta incollata a caldo e collegata con dei trigger a un campionatore di suoni . La prima rappresentazione è nel 1993 al teatro "Gioco Vita"-S.Matteo di Diego Maj a Piacenza in collaborazione al ballerino Massimo di Terlizzi di Italia 1 e il sax di Roberto Colombi .Realizzai come introduzione all'azione teatrale un video trà il film e il cortometraggio creando una sorta di nuovo linquaggio cinematografico con la partecipazione del critico d'arte milanese Giorgio Seveso , l'aiuto tecnico del genio di Filippo Adolfini , Renzo Marchionni e Fausto Fontana che seguirono tutte le nostre performance , lasciando una documentazione di ottimo livello professionale .  
 

L'anno successivo , grazie al primo premio vinto a Roma per la selezione bassisti da Mauro Cella , fu l'esperienza di Hollywood delle mie opere e coinvolgimento di tutti i presenti . Bobbio , in P.zza Santa Fara con la collaborazione dei "Tuchma-Teatro" dell'argentino Ugo Lasarte e la svizzera Silvia Marchello del Leoncavallo di Milano . E ancora , Roveleto , Sarmato piacentino e ancora .

 

 

Alla fine il nostro sogno si era compiuto , come la vita , che in fondo è solo una faccenda da sbrigare , ma che senza sogni sarebbe solo una faccenda da subire .

 
 

Disse un filosofo : "NON E' L'ARTE CHE HA BISOGNO DELLA NATURA MA LA NATURA CHE HA BISOGNO DELL'ARTE ".

 

 

Così i due tornarono a sè stessi , con un più solido ma leggero senso d'amicizia , forti per seguire diverse e nuove avventure .

Alla prossima !!!!!.

Da Mauro Cella e Marco Consensi

"IL FANTASMA".

 
 

Un ringraziamento particolare a :

Filippo Adolfini , Renzo Marchionni

e Fausto Fontana ,

per le riprese televisive e "Non solo foto",

ma sopratutto

per quei momenti indimenticabili passati insieme

 

 

 

 
       
   

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